Beach tennis, lo spettacolo dei campioni.
E Castiglione lo vuole ogni anno
Spettacolo in campo, centinaia di persone, locali pieni. Un successo il torneo internazionale di beach tennis. Tutti i risultati e i tabelloni, le foto
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Centinaia di persone, spettacolo in campo e fuori, alberghi e ristoranti pieni: il torneo internazionale di beach tennis, il BT200 organizzato da Beach Tennis Toscana Event, ha fatto centro, confermando che lo sport all’aperto, se programmato per tempo e con oculatezza, è uno straordinario traino per il turismo fuori dalla stagione canonica della tintarella.
La scelta della location centrale, il piazzale Maristella, che ha attirato anche tantissimi curiosi di uno sport che non tutti conoscono ma che regala momenti di spettacolo assoluto, la musica di Dj Fonzi, sicuramente più a suo agio dietro alla consolle che con la racchetta in mano, anche lui è un grande appassionato di beach tennis, l’organizzazione curata da mesi di Luca Bidolli, affiancato da una squadra straordinaria e la presenza di campioni a livello mondiale, sia in campo maschile che femminile, ai primi posti del ranking, hanno creato un mix che ha fatto di Castiglione l’assoluto protagonista del fine settimana appena concluso.
Tanto che l’assessora al turismo, Susanna Lorenzini, che ha presenziato alle premiazioni insieme al presidente dell’Acot, l’associazione albergatori, Paolo Pieraccini, patron del Miramare, ha fatto capire che l’Amministrazione, con Beach Tennis Toscana Event, sta riflettendo sull’ipotesi di trasformare l’evento in un appuntamento fisso, il paese del castello può essere una perla sul Tirreno dove ospitare il grande beach tennis del circuito mondiale Itf.
Castiglione può diventare una piccola Aruba, l’isola caraibica che sul beach tennis ha costruito un’intera economia.
«Ne stiamo parlando – ha detto Susanna Lorenzini – l’idea ci piace e questo straordinario successo ci incoraggia a fare questo passo. Speriamo di rivederci qui l’anno prossimo». Se ne parla già adesso perché, in eventi come questi, la programmazione è decisiva.
Fra l’altro nel prossimo settimana sarà la volta del beach volley, con un torneo nazionale di altissimo livello. Un altro sport che, per una località di mare, è un traino formidabile.
Spettacolo in campo, vincono Gasparri-Valentini e Ammendola-Serantoni
I tornei sono stati spettacolari. La direzione arbitrale è stata affidata all’internazionale Massimo Morelli, coadiuvato dall’arbitro nazionale Marco Tarentini.
E lo spettacolo si è visto sia nei due tornei principali, i BT200 maschile e femminile, con in campo alcuni dei migliori giocatori e giocatrici al mondo, sia in quelli under, con giovani talenti pronti a dar fastidio anche nelle classifiche open, sia in quelli collaterali open, nei quali ancora una volta a trionfare sono stati i più giovani.
E il forte vento di maestrale che, soprattutto domenica, ha spazzato il piazzale Maristella non ha tolto nulla allo spettacolo. Nel beach tennis vento e sole fanno parte del gioco. E solo i campioni veri, che sanno adattare il proprio beach tennis alle condizioni più difficili, riescono a fare la differenza quando le traiettorie non sono pulite come nelle gare indoor.
Le finali lo hanno detto in modo chiaro.
In campo femminile Giulia Gasparri, 33 anni, ravennate, numero 7 al mondo e 5 volte campione del mondo e Ninny Valentini, di Cervia, 25 anni, numero 12 al mondo e 2 volte campione del mondo, hanno dimostrato di avere tecnica e intelligenza tattica superiore a tutte le altre. In nessuna partita, neppure nella tiratissima finale con la giovanissima e fisicamente statuaria francese Marie Bray, in coppia con la talentuosa piemontese Michela Romani, sorella gemella di Noemi, che si è fermata alle semifinali, hanno dato l’impressione di non avere in mano il gioco.
C’era vento? E Giulia e Ninny hanno sfinito le avversarie con tocchi corti, palle liftate, ricorrendo agli attacchi potenti solo e quando c’era la certezza di mettere la palla dentro alle righe, come con il bilanciere di Giulia nell’ultimo punto della finale. Il beach tennis non è solo picchiare forte, come qualcuno crede, almeno all’aperto. Devi giocare con il vento, non contro il vento.
Qualcosa di simile è successo anche nella finale maschile, vinta dalla coppia laziale Andrea Serantoni, 28 anni, #67 al mondo e Elia Ammendola, ventenne di Fiumicino, fra i più migliorati del circuito. In finale se la vedevano con la coppia formata dal “Puma” Marco Garavini, 40 anni, ravennate, 4 volte campione del mondo e 7 volte campione europeo, uno che ha fatto la storia di questo sport e che a Castiglione aveva già vinto, in coppia con lo storico socio Alessandro Calbucci, e dal giovane e fisicamente esplosivo Federico Galeazzi, 23 anni, di Riccione, numero 18 al mondo.
In finale il Puma sul palleggio corto andava a nozze. Se lo fai giocare di tocco, lui il punto non lo perde mai. Se c’è da fare uno smash, non lo spara come un missile, ma lo appoggia girato dalla parte in cui il vento lo tiene in campo. E se c’è da battere in lob con la palla che gira come una trottola, mossa dal vento e nascosta dal sole, si fa anche quello.
Il giovane socio, invece, uno che se ci giochi indoor ti porta via dal campo, e se ti prende con la pallina ti timbra la pelle per una settimana, in qualche occasione ha ceduto all’esuberanza fisica, finendo per sbagliare anche qualche battuta di troppo a favore di vento. E chissà perché ha scelto di battere lui da quel lato. Del resto i monofalli (nel beach tennis la battuta è unica, ndr) in certe partite pesano come il piombo.
Così Ammendola e Serantoni hanno giocato il loro bel beach tennis, hanno sbagliato meno e hanno conquistato un meritato trofeo.
I maremmani in campo si sono fatti valere
Fra i maremmani in campo Gabriele Gini, che giocava con Filippo Boscolo, per tanti anni socio anche di Damiano Rosichini, si è fermato alle semifinali proprio contro Garavini-Galeazzi, dopo aver battuto nei quarti l’altro maremmano Niccolò Gasparri, che aveva come socio il sardo Riccardo Manenti. Due battaglie al long tie break (si giocavano 2 set a 6, terzo set long tie break a 10 punti, ndr).
Fra gli under in evidenza Tommaso Donnini, che, in coppia con un altro talento, il ferrarese Nicola De Siena, ha raggiunto due finali, quella under 16 e quella under 18. È uscito sconfitto in entrambe, nell’under 16 contro Agirelli-Perini e nell’under 18 contro Posterino-Rocchi, ma se continuerà ad allenarsi con passione può andare lontano.
In campo femminile si fermano agli ottavi nel BT200 le sorelle Alice e Gaia Pepi e Elena Ciacci, con Alice Foschi.
Alice Pepi, con l’altra maremmana Lucrezia Corsini, si riscatta vincendo il femminile open. Ed Elena Ciacci, sempre con Alice Foschi, si impone nell’under 18.
Fonte: maremmaoggi.net